PERCHÉ…

Percorrendo Corso Tacito, da nord a sud, si notano due edifici che hanno fra di loro le facciate principali non parallele, anzi mostrano un accentuata divergenza -si vedano le foto allegate-.

L’anomalo stato di fatto deriva da una storica modifica del tessuto urbanistico prodotta dall’apertura di Corso Tacito; questa nuova via, infatti, congiungendo la Piazza principale con la stazione non ha mantenuto l’orditura della città romana ed in particolare il tracciato del tratto nord del cardo storico; man mano in realtà si sono ruotate le vie verso ovest.

Il cardo antico, vedasi la linea della piantina allegata, anche fuori dalle mura, aveva un seppur diverso orientamento; si noti la verifica della coincidenza con la Piazza dei Tre Monumenti opere oggi totalmente perdute sulle quali non si è mai indagato, ma che, indubbiamente, ebbero origine romana e probabilmente potrebbero, ancora, con scavi essere scoperte.

Relativamente poi alle arterie principali della città romana rimangono i tracciati del cardo nel tratto sud, dalla piazza Principale alla Porta Romana, e del decumano, tracciato Est-Ovest, da Via Garibaldi a Porta S.Angelo.

Circa questa trasformazione urbana: Corso Tacito, non certo di poco conto, si tramanda l’opinione dei ternani dell’epoca che saggiamente la criticarono con la curiosa motivazione “non la si faccia perché porta la tramontana in piazza”.

Purtroppo sono stati inascoltati; niente di nuovo invero vedasi la storia del Verdi che i colti e veri ternani volevano e vogliono così come era, ma sino ad oggi non sono stati considerati; una piccola speranza invero oggi ancora c’è ma le difficoltà saranno “tremende”

Paolo Leonelli

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