PERCHÈ FA BENE LO SPORT

È ormai dimostrato che correggere alcuni aspetti dello stile di vita (attività fisica, alimentazione, fumo e stress) ha una funzione preventiva nei confronti dei tumori in generale e, in particolare, dei tumori di seno e colon.

Fare movimento fa bene per vari motivi: «L’attività fisica aiuta a modulare il sistema immunitario da cui dipende, a sua volta, la modulazione della malattia oncologica. Aiuta a controllare il peso corporeo, che ha una relazione strettissima con il rischio di tumore. Influenza aspetti del metabolismo legati ai meccanismi di insulinoresistenza. Inoltre, esistono benefici sulla modulazione del sistema nervoso autonomo, più spesso correlata con le malattie cardiovascolari, ma che ha anche importanti correlazioni con il controllo immunologico».

Chi svolge attività fisica o inizia a praticarla in genere tende ad adottare altri comportamenti salutari: mangia in maniera più corretta, non fuma, beve poco alcol.

DA ELEMENTO CHIAVE PER LA PREVENZIONE A IMPORTANTE SUPPORTO DURANTE LE TERAPIE
L’attività fisica è considerata una delle opportunità più efficaci per proteggere la nostra salute: anche dal rischio di ammalarsi di cancro. Il beneficio è determinato da un insieme di elementi: dalla riduzione dell’infiammazione alle minori probabilità di sviluppare sovrappeso e obesità, fattori di rischio accertati per l’insorgenza di diverse forme di cancro. Ma la lotta alla sedentarietà ha un’importanza sempre più rilevante anche per chi si è già ammalato di tumore. L’evidenza, portata alla luce negli ultimi anni da numerosi studi scientifici, è oggi sintetizzata in un documento destinato a rappresentare uno spartiacque nella gestione dei pazienti oncologici. È stata infatti la Società Americana degli Oncologi (Asco), alla vigilia del congresso mondiale in programma a Chicago dal 3 a 7 giugno, a ratificare l’importanza dell’attività fisica nel corso delle terapie. Un punto di svolta destinato a lasciare il segno, se si pensa che ancora oggi sono in molti a considerare impossibile fare sport se alle prese con un tumore.

UN’«ARMA» IN PIÙ PER VINCERE LA PARTITA
CONTRO IL CANCRO
«L’esercizio, assieme alla gestione del peso corporeo, contribuisce al buon esito dei trattamenti». Questo, in estrema sintesi, il messaggio che emerge dalle linee guida con cui gli specialisti d’Oltreoceano hanno voluto mettere nero su bianco l’importanza di adottare corretti stili di vita anche da parte di chi è già alle prese con un tumore. Un cambio di paradigma significativo, che nulla toglie all’efficacia dei diversi trattamenti oggi in uso: dalla chirurgia alla radioterapia, dalla chemio all’immunoterapia. Ma che anzi punta a preparare il terreno per fare in modo che queste forme di cura possano determinare la massima efficacia. In quale maniera? Dando sempre più spazio all’attività fisica, i cui livelli «devono essere

valutati nel corso di una visita oncologica». Con la necessità di «prescriverla» se assente o insufficiente: né più né meno di come si fa con i farmaci. Gli specialisti sono giunti a questa conclusione dopo aver passato in rassegna i risultati di oltre cinquanta review – rassegne di articoli riguardanti l’esercizio fisico, la dieta e la gestione del peso corporeo – e di 23 studi randomizzati controllati. Dalle loro raccomandazioni si evince infatti che fare sport durante le terapie oncologiche contribuisce a mitigare gli effetti collaterali delle cure, riduce il senso di fatica, preserva la forza, la funzionalità muscolare e dell’apparato cardiocircolatorio. Questo in linea generale. Ma in alcuni pazienti i benefici possono essere anche più estesi e contemplare un complessivo miglioramento della qualità della vita: determinato anche da un rischio inferiore di sviluppare ansia e depressione. Problematiche tutt’altro che eccezionali tra i malati oncologici.

GRAZIE ALLO SPORT TERAPIE
PIÙ TOLLERABILI ED EFFICACI
La correlazione tra l’attività fisica e l’efficacia dei trattamenti è stata provata soprattutto nei confronti di alcuni dei tumori più diffusi: come quelli che colpiscono il seno, la prostata, il polmone e il colon-retto.
Le discipline maggiormente raccomandate sono la corsa, le pedalate e il nuoto.

studio ANTEO S.r.L.
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Direttore Sanitario
Dott.ssa Lorella Fioriti
Specialista in Radiodiagnostica, Ecografia, Mammografia e Tomosintesi Mammaria

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