INFORMATICA a 360°

Nell’agosto dell’83, entrai a lavorare nella nascente concessionaria Olivetti. Il mondo era in fermento. Ci furono 2 eventi, a mio avviso, che segnarono l’ascesa dei computer e dell’informatizzazione nel nostro paese. 

Prima di allora l’Olivetti (la più importante società italiana nel settore dell’informatica, fondata nel 1908 da Camillo Olivetti) era una realtà Italiana consolidata, con i suoi prodotti per ufficio, che spaziavano dalle calcolatrici alle macchine da scrivere, dalle stampanti ai computer e perfino mobili per ufficio, una struttura di vendita capillare su tutto il territorio nazionale e un marchio rinomato. 

Nonostante questo, la decisione di puntare sui computer e sull’informatica, l’aveva indebitata per gli investimenti fatti, il futuro sembrava più incerto perché si trovava a competere in un settore in cui gli americani la facevano da padrone. 

La svolta si era avuta nel 78, quando, Carlo de Benedetti, ne prese il controllo come azionista e presidente. Venne fondato l’ATC (Olivetti Advanced Technology Center) a Cupertino negli Stati Uniti d’America, una divisione di ricerche avanzate a poca distanza dalla sede della Apple e fece accordi con l’AT&T americana. Tutto questo diede i suoi frutti proprio nell’83, l’Olivetti ritornò all’altezza della sua fama, raggiungendo nuovamente il successo internazionale con diversi, validi prodotti (tra cui le macchine da scrivere elettroniche serie ET e computer come l’M10, l’M20 e soprattutto l’M24). 

Dall’altra parte dell’oceano, il colosso dell’IBM non credeva nella diffusione dei personal computer, forte com’era dell’esperienza sui grossi calcolatori aziendali (molto costosi e inaccessibili a molti), degli innumerevoli brevetti che possedeva e dell’enorme clientela acquisita nel tempo. Quando l’IBM iniziò a dominare il mercato non solo americano ma nel mondo intero, il Governo degli Stati Uniti aveva dichiarato guerra all’azienda, che stava diventando l’incontrastato gigante dei computer. L’antitrust (istituzione che tutela la libera concorrenza) del Governo americano, prese di mira l’IBM (sotto scacco dal 69 all’82), per detenere una posizione monopolistica. Così accumulò molto ritardo nell’introduzione sul mercato di un computer di massa (di larga diffusione).

Tutto questo segnò la fortuna del giovane Bill Gates Nel 1982, la Microsoft presentò il sistema operativo Ms-Dos (Microsoft Disk Operative System). Per ironia della sorte, l’antitrust americana, combatté la posizione monopolistica di una società, l’IBM, per dar vita ad un’altra posizione monopolistica, la Microsoft, che subì lo stesso trattamento nel 97-98.

Bill Gates, nel 75, a soli 19 anni, aveva costituito la Microsoft (che contrariamente a quanti pensano, non ha inventato nulla, ma si è dimostrato solo un abilissimo imprenditore). Infatti, l’IBM stava cercando un sistema operativo per il suo nuovo personal computer, dapprima si rivolse alla Digital Research, già autore del CP/M (vedi il primo articolo), ma l’operazione non andò in porto in quanto, l’IBM offriva una cifra fissa, mentre la Digital Research chiedeva delle royalty (percentuale sul venduto). Continuando la ricerca, IBM chiese alla Microsoft di Bill Gates e Paul Allen – che allora produceva principalmente linguaggi di programmazione come il Microsoft BASIC. 

Quella fu la finestra di opportunità per Bill, che prese accordi con una società di Seattle che aveva realizzato un clone a 16 bit del CP/M chiamato QDOS (Quick & Dirty Operating System (Sistema Operativo Sporco)) e dopo una veloce revisione dei sorgenti, che consistevano in circa 4000 linee di codice assembly (linguaggio di programmazione), mandò tutto alla IBM per una valutazione. IBM rimase soddisfatta, quindi Microsoft mantenne i diritti d’autore, considerando che non c’era un accordo di esclusiva, la Microsoft poteva fornire il sistema operativo a chi voleva (ricordiamoci sempre, che l’hardware senza il software sarebbe inutilizzabile, come d’altronde viceversa).

Sempre nel 1983, ci furono altri eventi che segnarono un’epoca, ARPANET1 (acronimo di «Advanced Research Projects Agency NETwork”, in italiano «Rete dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzati”) cambia ufficialmente protocollo per usare Internet Protocol (TCP/IP), dando vita a Internet per come la conosciamo. 

Apple annuncia il personal computer Apple Lisa (si dice, venne dato il nome della figli di Steve Jobs, cofondatore della Apple), da cui sono derivate molte delle innovazioni legate all’interfaccia grafica GUI2.

Microsoft rilascia la prima versione di Word (programma di videoscrittura) per MS-Dos.

Motorola, lancia sul mercato il primo telefono cellulare palmare al mondo (DynaTAC 8000X), pesava 793 grammi.

Queste sono state, in sintesi, le novità e lo scenario internazionale, in cui mi sono trovato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e nel mondo dei computer e dell’elettronica di massa e questo mi spaventava, ma avevo dalla mia i miei 19 anni e la voglia di imparare, in fondo erano cose nuove per tutti…

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1 rete di computer studiata e realizzata nel 1969 dalla DARPA, l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile dello sviluppo di nuove tecnologie ad uso militare di cui anche gli universitari potevano fare uso. Da questa rete, creata per collegare due università americane e utilizzata solo in seguito a scopi militari, si originò a partire dal 1983 l’attuale rete Internet. 

2 interfaccia grafica, nota anche come GUI (dall’inglese Graphical User Interface), in informatica è un tipo di interfaccia utente che consente l’interazione uomo-macchina in modo visuale utilizzando rappresentazioni grafiche

Raffaele Vittori

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