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TALENTI PREZIOSI DELLA NOSTRA TERNI

“È proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante”

(“L’Alchimista” di Paulo Coelho)

Riccardo Leonelli e Saverio Spoldi hanno realizzato il loro sogno ed ora sono motivo di orgoglio di Terni, che negli ultimi anni sembra aver cambiato volto: non più soltanto la città dell’Acciaio, ma la città della Cultura. Il pioniere indiscusso di questa nuova identità è stato l’indimenticabile Professor Giampiero Raspetti. La motivazione e l’emozione attivano le risorse di un individuo verso uno scopo. La tendenza attualizzante insita negli esseri viventi può essere ostacolata dall’ambiente esterno, come le patate in un recipiente posto sotto ad una finestra che allungano i germogli per poter raggiungere la luce. Occorre creare le condizioni necessarie che permettano all’individuo di crescere e svilupparsi, in un continuo rapporto di fiducia. L’arte rappresenta un percorso di ricerca, di benessere psicologico e sociale, attraverso la propria creatività e capacità comunicativa, consente di dare voce a pensieri, sentimenti, emozioni e sensazioni.

Saverio Spoldi si è avvicinato all’arte a 19 anni, stabilendo da subito un contatto diretto con la pittura. Nel 2014 si è iscritto all’Accademia Di Belle Arti Pietro Vannucci a Perugia, svolgendo un percorso di quattro anni ed entrando a contatto con professionisti del settore. Con singolare entusiasmo, mi racconta qualche aneddoto “La strada contemporanea è quella che prediligo. Credo che il Novecento sia, ancora oggi, il punto più alto raggiunto dall’essere umano per quanto riguarda l’espressione artistica. La spinta di innovazione introdotta dalle Avanguardie e la conseguente rivoluzione all’approccio stesso dell’atto creativo, sono il punto di partenza del mio lavoro. Si tratta di un percorso d’indagine volta all’interno e non all’esterno, non esistono riferimenti riconducibili ad elementi conosciuti della realtà, ma è piuttosto il discostarsi quanto più possibile da tutto ciò che per natura assorbiamo. Non esiste “mimesi” nei miei dipinti, esiste la volontà di indagare e rappresentare le dimensioni più recondite del mio essere, identificarsi nelle macchie e negli accostamenti cromatici col fine di abbattere i confini tra contenitore ed energia che lo abita. Mi muovo dentro una dimensione fluida, di chiaro stampo astratto-informale, con tendenze al polimaterismo, così da riuscire a sfruttare anche la terza dimensione. Da tre anni sono il titolare di BluDiPrussia Spazio Contaminazione Artistica, sito a Perugia in Via Cartolari 12, dove espongo in modo permanente i miei quadri”. Saverio, nel 2021, è stato selezionato tra i migliori pittori emergenti italiani e rientra tra “I Mille di Sgarbi” a cura di Vittorio Sgarbi, svoltasi a Castiglion Fiorentino. Attualmente si sta dedicando a “Sinaestetica”, un progetto innovativo e nel contempo ambizioso, che coniuga le arti visive e la musica elettronica sperimentale, creando un interscambio artistico ed empatico. Tale progetto è uno dei più interessanti nel panorama contemporaneo, tanto da attirare le attenzioni di gallerie di Londra e Dubai. Senza sperimentazione non esiste evoluzione e senza evoluzione tutto resta fermo.

Riccardo Leonelli è un affermato attore. Ha frequentato il Liceo Ginnasio Statale Tacito ed è stato un allievo del Professor Giampiero Raspetti, al quale ha dedicato una bellissima poesia.

ULISSE

Girovagando per le calli strette Immagini di aprire una bottega
Adatta per le menti più perfette
Mistura di chi apprende e di chi spiega.

Peccato la tua indole grandiosa Invano vada a infrangersi con quella Eternamente greve e pidocchiosa Rimasta cara a pane e mortadella.

“O sindaci, assessori o gente astuta Rinuncio alla contesa e getto le ali Al folle volo di una gara perduta.”

Sognavi una città per gli ideali Proposti con ardore ai tuoi studenti
E invece quella cricca di maiali
T’ha chiuso il cavallone sopra ai denti.

“Travolgami l’Oceano a tutta forza!
Il fuoco del mio cuore non si smorza!”

Riccardo Leonelli è vicepresidente dell’associazione Povero Willy, nata a Terni nel 2018, che, insieme al Teatro Belli di Roma, all’associazione Magazzini Artistici di Narni e al Teatro di Sacco di Perugia, ha vinto il bando per la gestione del Teatro Clitunno di Trevi. Tra gli spettacoli in cartellone, ci sarà una regia di Leonelli dedicata a Giorgio Gaber: Il profeta scorretto, in occasione dei vent’anni dalla morte. Riccardo ha iniziato nel 2005 a tenere dei corsi di teatro all’oratorio di San Francesco, rivolto ai ragazzi delle scuole medie, specializzandosi poi negli anni. Lui stesso rivela che quello dell’insegnamento è un lavoro a cui tiene molto, non solo per trasmettere le conoscenze agli allievi più o meno giovani e stimolarli alla recitazione, ma anche come mezzo per entrare in relazione con il prossimo. L’approccio al teatro può essere una chiave di lettura per affrontare la vita con maggiore leggerezza, trovando una strada che ci permetta di essere più rilassati con noi stessi. Lo sguardo, il rapporto visivo, l’ascolto dell’altro è fondamentale nella recitazione, ma anche nella vita stessa. Credo che il lavoro che svolgo possa essere d’aiuto agli allievi per aprirsi agli altri. Nei miei corsi affronto vari testi, vari autori, quest’anno stiamo lavorando su Shakespeare, il più grande drammaturgo che sia mai esistito e che tutt’ora è insuperato nel teatro. Attraverso di lui c’è la possibilità di affrontare personaggi che in altri testi teatrali e nella vita non potresti mai trovare. Mettersi nei panni di un re Lear, di un Amleto, di una lady Macbeth, di una Giulietta, è senz’altro un’occasione per sperimentare la psiche, i sentimenti, i comportamenti umani, nonché situazioni, epoche, emozioni che probabilmente nella vita non si proverebbero mai, per capire le ragioni del male e del bene, per intuire perché una persona arrivi a compiere determinati gesti come, ad esempio, commettere un omicidio. Negli attori si sviluppa un senso critico-analitico molto spiccato nei confronti dei comportamenti umani. Un importante progetto in corso è il cortometraggio Run, scritto da Riccardo, e con una troupe quasi interamente composta da giovani ternani: Filippo Lupini, Giacomo Coppa, Nicolò Monghini, Alessio Foconi e la JOK Produzioni. Il progetto parte dal tema degli incidenti stradali e vede la preziosa collaborazione di Francesco Montanari (il Libanese), che presterà la voce a uno dei personaggi, oltre che Riccardo Leonelli, Mariavittoria Cozzella e le nipoti di Nino, Matilde e Margherita Manfredi. A monte di questo e altri progetti c’è l’intento di far tornare il cinema a Terni, dopo l’esperienza felice di Benigni, con la speranza che le amministrazioni pubbliche presenti e future ne comprendano l’importanza economica e sociale.

Samuela Dolci

 

-Redazione-:
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