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Pronto Soccorso e Accettazione – Terni

AZIENDA OSPEDALIERA SANTA MARIA DI TERNI

Missione della Unità operativa
Il Pronto Soccorso (PS) dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni è inserito, nel contesto del sistema regionale per l’emergenza-urgenza, in un DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di II livello (DGR 970/2012) in ragione della appartenenza ad una Azienda ospedaliera di alta specialità e rilievo nazionale con caratteristiche di ospedale di riferimento (centro Hub) per i centri limitrofi.
Nel PS di Terni vengono compiuti interventi diagnostico-terapeutici, di stabilizzazione e cura del paziente, anche di alta complessità, capaci di fornire una risposta a tutti i bisogni complessi della popolazione, con l’unica eccezione della gestione dei grandi ustionati che vengono trasferiti in centri ad altissima specializzazione fuori regione.
Dal 2016 è stato intrapreso un programma di miglioramento generale della struttura in termini di logistica, organizzazione, formazione e tecnologia.

Analisi della struttura e del contesto
Per una serie di motivi legati a professionalità, organizzazione, capacità di risposta più rapida e di maggiore qualità rispetto ad altri ospedali limitrofi, durante gli ultimi anni il Pronto Soccorso di Terni ha visto aumentare considerevolmente il bacino di utenza che, inizialmente concepito per una popolazione di circa 80.000 abitanti, oggi è approssimativamente quintuplicato e arriva potenzialmente a 400.000 abitanti (di cui 132.000 circa, secondo dati ISTAT del 2016, del distretto di Terni). Infatti la struttura, in particolare per l’alta complessità, è ormai punto di riferimento per i territori vicini, comprese alcune province extraregionali confinanti, e sostituisce parte dell’attività di grandi e piccoli presidi ospedalieri come Narni, Amelia, Spoleto, talvolta anche Pantalla e, nel Lazio, Rieti, Viterbo, Civita Castellana, Orte, Magliano Sabina. Questo comporta che una grossa parte della popolazione, che risiede in aree limitrofe corredate da un ospedale di riferimento e talvolta anche il servizio di 118, possano far riferimento al PS di Terni non soltanto per patologie tempo-dipendenti, ma anche per patologie che normalmente non dovrebbero accedere ad un DEU (Dipartimento di Emergenza e Urgenza) di II livello.
Ma tra le cause che contribuiscono a far aumentare gli accessi inappropriati e a generare il fenomeno del sovraffollamento al PS di Terni, come in generale nella maggior parte dei PS italiani, rientrano numerosi aspetti:

  • una cultura basata su un modello di risposta sanitaria esclusivamente ospedaliero;
  • la carenza sul territorio di soluzioni assistenziali alternative al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero;
  • l’aumento di pazienti che scelgono di ricorrere PS di Terni pur avendo presidi ospedalieri di riferimento sul proprio territorio;
  • fattori contingenti come virus e infezioni stagionali (periodo dicembre-marzo), incidenti stradali che coinvolgono più feriti, intossicazioni alimentari che coinvolgono più persone;
  • aspetti di tipo epidemiologico/demografico come l’invecchiamento generale della popolazione cui si lega l’aumento delle comorbidità e delle richieste di ricovero. Non a caso i dati epidemiologici indicano che Terni è ai primi posti in Italia per numero di anziani residenti, con un indice di vecchiaia di 217,7 contro il dato nazionale di 157,7 (infatti i pazienti dimessi con DRG medico e oltre 65 anni di età rappresentano il 69.88% e di questi il 34.86% è sopra gli 80 anni).

Si comprende quindi come un PS come quello di Terni, con 43.000 accessi complessivi all’anno (dato 2017) possa avere avuto, nel corso degli anni, un incremento della richiesta di ricoveri fino al 28%, con un’atipica percentuale degli stessi rispetto alla media nazionale che non supera il 20%. Peraltro questo dato meramente statistico non considera circa 6.000-6.500 accessi/anno non registrati perché a Terni, a differenza di molti altri PS, i pazienti oculistici e ginecologici vengono indirizzati direttamente al reparto di competenza.
La principale ricaduta di questa situazione è il costante e crescente sovraffollamento del PS (overcrowding) cioè “una situazione in cui la domanda di prestazioni supera la capacità di fornire cure in tempi e/o modalità appropriate, rischiando di fornire una risposta qualitativamente non adeguata da parte della struttura”. E all’iperafflusso di pazienti nel PS si lega anche il crescente sovraffollamento dei reparti con impiego di posti letto “aggiuntivi” nelle corsie o in appoggio in altri reparti.

Il Mandato
La Direzione generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni dal 2016 ha dato mandato al Direttore della struttura di Pronto Soccorso e Accettazione di realizzare un progetto volto a migliorare l’efficienza del reparto in termini di: riduzione dei tempi di attesa, formazione del personale del dipartimento di emergenza, diffusione e pratica di protocolli operativi omogenei, funzione di filtro al ricovero, ampliamento/diversificazione dell’offerta assistenziale per un’adeguata risposta ai bisogni dei pazienti (OBI, Fast track, percorsi ambulatoriali, ecc.), incremento dell’uso dell’OBI ed incremento dell’uso della Medicina d’Urgenza.

Il progetto di riorganizzazione e i risultati preliminari
Logistica. è in fase di completamento una riorganizzazione degli spazi assistenziali presenti che ha comportato una nuova allocazione in sala d’attesa del personale hostess/steward (debitamente formato per la gestione delle consulenze differite, l’accesso alla radiologia degli utenti esterni e l’accettazione amministrativa dei pazienti); l’ampliamento e lo spostamento del bancone Triage e dell’area ad esso attigua; l’ottimizzazione delle sale visita con nuove prese per ossigeno; la messa in comunicazione della sala d’attesa della sala 3 con il corridoio delle sale 1 e 2; l’ampliamento della sala 3; la creazione di un’area dedicata all’igiene pazienti; la creazione di bagno per l’area triage ed una comunicazione più efficiente tra la sala Emergenza e la Radiologia – TAC.
E’ stata ristrutturata la “camera calda” dedicata all’arrivo delle autoambulanze.

Organizzazione
Attualmente sono in corso numerose azioni di ridefinizione organizzativa.
La più importante riguarda un progetto di riduzione dei tempi di attesa, che sinteticamente prevede almeno 4 linee di sviluppo:

  1. Il miglioramento dei flussi e la gestione delle code per i casi a minore criticità: la creazione di Fast Track, cioè di un percorso veloce a gestione infermieristica che prevede il diretto invio del paziente allo specialista. In questa fase il modello organizzativo è attivo per l’Otorinolaringoiatria, è di prossimo avvio quello per Ortopedia e Pediatria.
  2. L’analisi della codifica dei codici rossi, gialli, verdi e bianchi con il contestuale passaggio a 5 codici colori (Rossi, Gialli, Verdi a 30’, Verdi a 60’, Bianchi) e la creazione di protocolli di Triage.
  3. La modalità di utilizzo/funzionamento degli ambulatori: progetto assegnazione pazienti sale visita.
  4. La presenza (dipendente dal numero di medici in servizio) di un’unità medica denominata “Case manager” per la gestione dei casi a minore intensità di cura.

I risultati preliminari hanno già visto una riduzione dei tempi medi d’attesa per i codici gialli da 45 a 27 minuti, mentre la percentuale dei ricoveri è passata dal 28% al 26%.
Altro aspetto organizzativo rilevante è la ridefinizione del rapporti tra Pronto Soccorso-OBI e Medicina d’Urgenza, un progetto che ha l’ambizione di migliorare l’appropriatezza di ricoveri e l’utilizzo dei posti letto attraverso un reparto dedicato a pazienti con patologie che potenzialmente possono essere trattate entro 72 ore.

Sono stati avviati accordi organizzativi con le altre strutture complesse dell’ospedale per l’accesso facilitato ai seguenti ambulatori: Ipertensione, Senologico, Urologico, Diabetologico, Angiologico, Pneumologico e Proctologico.

Si sono inoltre intensificati i rapporti con il servizio 118 con cui da ottobre è stato condiviso un nuovo un protocollo operativo per i pazienti che giungono affetti da Ictus.
Dal 2016 è anche attiva una procedura per la gestione ed il trattamento delle donne vittime di violenza, alle quali viene riservato un percorso dedicato in collaborazione con il servizio di Psicologia ospedaliera e il Centro Antiviolenza “Liberetutte” di Terni.

Per quanto riguarda la comunicazione con l’utenza è in corso di preparazione un opuscolo informativo multilingue per fornire informazioni sanitarie ed organizzative alle persone presenti nella sala d’attesa esterna ed interna.

Struttura Semplice di Osservazione Breve
Rappresenta il punto di forza del reparto. Sotto la responsabilità del dott. Stefano Carini, l’OBI è un’area del Pronto Soccorso riservata alla osservazione/monitoraggio dei pazienti con quadri clinici di moderata complessità, per tempi non superiori alle 36 ore. Attualmente è dotata di 9 letti + 3 barelle con possibilità di accogliere fino a 14 pazienti in casi eccezionali. Attiva dal 2012, ha assunto sempre di più un ruolo strategico al fine di favorire dimissioni più sicure e, per ricaduta, contenere anche il numero dei ricoveri. In OBI sono stati trattati 2.483 pazienti nel 2012 (ricoveri 18%), 3.190 pazienti nel 2017 (ricoveri 14.7%).

Formazione
Negli ultimi anni sono stati organizzati corsi di formazione diretti al personale medico e infermieristico, alcuni in fase di attuazione, sulle principali tematiche dell’emergenza (BLSD, ACLS Elettrocardiografia di base, Triage, accesso intraossea, Grandi ustionati in collaborazione con il Centro Grandi Ustioni di Pisa, ecc.). Nel contesto del Pronto Soccorso sono presenti anche istruttori per BLSD e ACLS, cioè rianimazione cardiopolmonare con uso di defibrillatore e rianimazione cardiopolmonare avanzata. Da due anni, inoltre, in collaborazione con l’Ordine dei Medici, il Pronto Soccorso di Terni organizza corsi teorico-pratici sulle suture cutanee.

ÉQUIPE

Direttore SC: Dott. Giorgio Parisi
Coordinatrice Infermieristica: Monica Tiberi
Collaboratrice Infermiera di Struttura: Nicoletta Donatelli
Dirigenti medici: Stefano Carini (responsabile SS Osservazione Breve), Stefano Scuderi (IPAS Nuovo Modello Organizzativo Pronto Soccorso), Massimo Caselli (IPAS Codici Verdi e Bianchi), Erminia Carbone, Paola Degli Angeli, Cinzia Marini, Barbara Fiordiponti, Luciana Di Carlo, Alessia Minicucci, Roberta Triola, Eleonora Pressi, Filippo Polimeno, Giorgio Margaritelli, Cinzia Cascioli, Micol Sole Di Patrizi, Vincenzo Napolitano.
Personale Infermieristico: Fabio Matteo Battaglia, Mauro Bisci, Daniela Bizzarri, Alberto Bertini, Alessandro Broccucci, Andrea Chieruzzi, Graziano Croci, Giuseppe D’Artibale, Mariano De Persio, Simona De Rosa, Cecilia Di Giacomo, Agnese Falasco, Katia Farinelli, Erica Fausti, Andrea Gaggiotti, Emanuela Grilli, Serghei Grisanti, Debora Marini, Giovanni Muscoli, Alessio Paniconi, Beatrice Pennacchi, Alessandra Petrelli, Paola Pitari, Giuliana Pizzotti, Rita Principali, Barbara Ricci, Elisa Rosati, Elisa Rumeni, Marzia Salvatelli, Stefano Salvati, Stefano Santi, Danilo Scafi, Giuseppe Silvestrini.
Personale Oss: Deborah Bartolucci, Delfina Belli, Catiuscia Carsili, Maria Luisa Chiavetti,
Stefano Fioravanti, Alessandro Mostarda, Giampaolo Pernazza, Arianna Petrollini, Sabrina Pierascenzi.
Personale Ausiliario: Lorella Bicchi, Paolo Magi, Tiziana Mei.

Redazione:
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