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IL LINGUAGGIO DEI CAPELLI

“La toilette è l’espressione della società”
Honoré de Balzac

I capelli parlano, anche quando siamo immobili a leggere un giornale in treno. I capelli sono parte di noi, ci appartengono, essi rivelano a chi ci guarda, la nostra età, il nostro stato di salute, e perfino la nostra condizione emozionale.

Più in generale, tutto il corpo è comunicazione e manifestazione dell’appartenenza sociale, della formazione culturale, di sogni e desideri di ogni persona. I capelli, non sono legati al linguaggio verbale ma a quello analogico, a differenza delle mani che si muovano con il ritmo della parola.

La capigliatura sovrasta il corpo, è parte integrante della nostra identità, è plasmabile e rinnovabile. Capelli ed unghie è possibile manipolarli in maniera non cruenta, secondo modelli e significati culturalmente condivisi. Il corpo non è mai semplicemente naturale, in quanto è sempre soggetto a varie forme: il grado di magrezza o grassezza, tatuaggi, la messa in evidenza del seno, il tipo di abbigliamento a seconda del contesto situazionale.

I capelli sono il primo oggetto di questa manipolazione e sono universalmente modificati, accorciati, tagliati, colorati, curati, decorati, trasformati in maniera espressiva da dettagliate regole sociali. Neanche nella più primitiva tribù i capelli erano davvero naturali, cioè lasciati crescere senza alcuna interferenza, come accade ai peli degli animali. Non c’è maniera più semplice ed innocente per modificare radicalmente il modo in cui gli altri ci vedono e percepiscono la nostra essenza, con il vantaggio di poter cambiare fisionomia tutte le volte che ci piace farlo.

Gli psicologi hanno dedicato una maggiore attenzione ai capelli, rispetto ai sociologi. Michael Argyle ha affermato che la maggior parte delle persone dedicano parte del loro tempo a curare l’aspetto fisico, perché desiderano influenzare, talvolta anche manipolare, gli altri. Numerosi studi sono stati fatti anche sugli stereotipi legati al colore dei capelli. Le bionde erano viste belle e ricche, i biondi attraenti e felici, le more intelligenti e gentili, i rossi timidi e remissivi. La nostra epoca è caratterizzata da influencer, personaggi di successo che infestano i social network e si contendono numeri vertiginosi di follower. Sono i miti di bellezza, veri e propri modelli da imitare.

Una delle tendenze più notevoli della moda o delle mode degli ultimi vent’anni è l’accento volontaristico posto sul naturale, estetico e corporeo. Sì al trucco, purché sia al limite dell’invisibile, da sembrare naturale. L’industria cosmetica privilegia ed esalta il naturale. Ma quando siamo completamente nudi, in bagno, sotto la doccia, depilati e massaggiati,
possiamo lo stesso affermare di essere naturali?

Abbiamo un po’ tutti la sindrome di Venere, che nel quadro di Botticelli tende a nascondere una parte delicata del suo corpo, ma è proprio quel gesto ad attirare lo sguardo. Nascondere significa mostrare.
E’ un’impresa vana tentare di rimuovere ciò che è naturale. Trasformiamo invece i nostri difetti in peculiarità di stile e sentiamoci immersi nelle fragranze del Cantico dei Cantici “Le guance degli amanti odorano di erbe, i seni di spezie, l’alito di miele”.

Samuela Dolci

LA VOCE DEI GIOVANI

Gjoni Camilla 5D – Istituto “Casagrande-Cesi”
Indirizzo Socio Sanitario

CAMILLA, PENSI CHE L’ESTETICA E LA CURA DELLA PERSONA SIA IMPORTANTE?
Ad oggi l’apparenza è diventata fondamentale, così tanto da farci compiere gesti estremi. Dal semplice taglio di capelli si passa a dei mutamenti indelebili che di fronte ad innumerevoli possibilità di scelta, si rischia una vera e propria crisi di identità. Cambiamo noi stessi per poter piacere agli altri, oppure per sovrastare l’altro dal punto di vista estetico e apparire migliori, ma così facendo si rischia di creare ulteriori pregiudizi, insicurezze e opinioni contrastanti. Chi rimane troppo “al naturale” viene considerata una persona che si trascura. Chi, invece, esagera viene spesso preso come modello di spregiudicata ispirazione.

“L’ABITO FA IL MONACO” E’ UN DETTO POPOLARE, PER DIRE CHE L’IDENTITA’ DI UNA PERSONA E’ VISIBILE DAL SUO MODO DI PORSI E DI VESTIRE. SEI D’ACCORDO?
Assolutamente no, non sono d’accordo, perché l’apparenza e il modo in cui ci si pone alla società, è soltanto una parte di noi che rivela ciò che vogliamo essere, ma non necessariamente cosa siamo interiormente.

CAPELLI, MAKE-UP, TATUAGGI PERCHE’ SONO
IMPORTANTI PER GLI ADOLESCENTI?
Il taglio di capelli e i tatuaggi per un adolescente sono un modo per esprimersi, per affermare la propria identità a suo piacere, creando piacere verso i coetanei e talvolta pensieri contrastanti da parte degli adulti.

CHE RAPPRESENTANO PER TE GLI INFLUENCER?
L’influencer è considerato un personaggio di successo nel mondo dei social, in grado di condizionare i nostri comportamenti attraverso i consigli sull’abbigliamento, il make-up, sulla cura dei capelli e del viso. Molte persone ne sono condizionate e fanno di tutto per assomigliare all’influencer. Io sono cosciente del fatto che l’influencer mostra una realtà fittizia, è un modo come tanti per fare soldi.

 

 

Redazione:
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