Un ultimo Ciaurro nella mostra organizzata dal BAC

Borgo Arti Collescipoli

Mostra Ilario Ciaurro Collescipoli – Il borgo di Collescipoli torna al centro della scena culturale locale. Situato su un colle circondato da vigne, uliveti e gelsi, questo luogo ricco di storia sta vivendo una nuova primavera grazie all’arte.

Il BAC e la rinascita culturale del borgo

L’assegnazione del monastero di Santa Cecilia all’associazione Thyrus ha dato il via alla nascita del BAC – Borgo Arti Collescipoli. Un progetto che punta a valorizzare il borgo come luogo d’arte, teatro, danza, musica e pittura.

Per anni, il borgo ha vissuto un periodo di immobilismo, interrotto solo da iniziative come i concerti d’organo della Collegiata di Santa Maria Maggiore all’interno dell’Hermans Festival. Oggi, il BAC rappresenta una nuova speranza concreta.

La mostra dedicata a Ilario Ciaurro

In occasione della festa di San Nicolò, il BAC ha organizzato una mostra dedicata a Ilario Ciaurro, con opere provenienti da una collezione privata. L’evento si è svolto all’interno del seicentesco chiostro del Monastero di Santa Cecilia.

Ho deciso di visitare la mostra, spinta dal desiderio di rivedere il chiostro e valutare la qualità delle opere esposte. Il luogo ha una storia intensa: qui, nel Novecento, Don Gelido Ceroni aprì un asilo gestito da suore della Sacra Famiglia, tra scandalo e polemiche.

Il ricordo personale dell’artista

Ho conosciuto Ciaurro per vent’anni. Ogni settimana visitavo la sua casa, simile a un museo, dove parlavamo di arte e poesia. Le sue opere trasmettevano una malinconia controllata, una pittura quasi monocromatica ma poetica.

Le opere esposte: un Ciaurro inedito

Alcuni quadri della mostra, datati anni ’90, mostravano un uso del colore insolito, probabilmente ritoccati da altre mani. Tuttavia, le nature morte riportavano alla mente il suo stile unico e inconfondibile.

Un’opera in particolare, “I Cardi”, ha colpito profondamente: un’esplosione trattenuta di emozione, sintesi perfetta del suo controllo espressivo. Un vero capolavoro.

L’eredità di un artista fuori da ogni definizione

Definito “ultimo romantico” da Alberto Mirimao nel 1955, Ciaurro non ha mai amato questa etichetta. La sua pittura, vicina alla Scuola Romana ma differente per toni e temi, rimane un unicum nel Novecento italiano.

I suoi “concertini” pittorici e le nature morte evocano musicalità e armonia. Con questa mostra, il BAC ha restituito al borgo e al pubblico il valore di un artista tanto riservato quanto profondo.

Mostra Ilario Ciaurro Collescipoli: un evento che celebra l’arte, la memoria e il futuro di un borgo.

Anna Maria Bartolucci