Trattamenti mini-invasivi per l’artrosi dell’anca

Diagnosi precoce e nuove terapie

Trattamenti mini-invasivi per l’artrosi dell’anca

L’artrosi dell’anca è una patologia degenerativa tra le più invalidanti, con incidenza crescente con l’età. Una diagnosi precoce è fondamentale per rallentarne l’evoluzione e ritardare l’impianto di una protesi.

Terapia conservativa nelle fasi iniziali

Nelle fasi precoci, l’approccio terapeutico è conservativo e prevede:

  • Modifica dello stile di vita
  • Controllo del peso corporeo
  • Kinesiterapia (esercizi mirati)
  • Terapia farmacologica

Quando questi trattamenti non sono più efficaci, si può ricorrere a terapie mini-invasive.

Viscosupplementazione con acido ialuronico

Uno dei trattamenti è la viscosupplementazione, che consiste nell’infiltrazione ecoguidata di acido ialuronico all’interno dell’articolazione.

📌 Figura 1 – Infiltrazione ecoguidata con acido ialuronico

Questa procedura mira a lubrificare l’articolazione, ridurre il dolore e migliorare la funzionalità dell’anca.

Terapie rigenerative: PRP e cellule mesenchimali

Oggi è possibile ricorrere anche a terapie rigenerative, che utilizzano soluzioni biologiche ottenute dal paziente stesso, come:

  • PRP (Plasma Ricco di Piastrine), derivato dal sangue
  • Cellule mesenchimali, estratte dal tessuto adiposo

Queste vengono infiltrate ecoguidate nell’articolazione per stimolare i processi di riparazione tissutale.

📌 Figura 2 – Infiltrazione con cellule mesenchimali

Artroscopia: chirurgia mini-invasiva dell’anca

In casi selezionati, è indicata anche l’artroscopia, tecnica chirurgica mini-invasiva che prevede 2 o 3 accessi articolari di 4–5 mm. Permette di eseguire:

  • Regolarizzazione di osteofiti
  • Trattamento di lesioni cartilaginee
  • Perforazioni ossee in zone con cartilagine assente
  • Release capsulare

A questo intervento può essere associata anche l’infiltrazione con cellule mesenchimali, migliorando l’efficacia terapeutica.

Conclusione

I trattamenti mini-invasivi rappresentano un’importante risorsa per gestire l’artrosi dell’anca in fase iniziale o intermedia, ritardando interventi protesici e migliorando la qualità della vita del paziente.

Dr. Vincenzo Buompadre 
Specialista in Ortopedia Traumatologia e Medicina dello Sport

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