La figura di Publio Cornelio Tacito, tra i più grandi storici dell’antichità, continua a esercitare un’influenza significativa nella cultura contemporanea. La sua prosa densa e riflessiva, come emerge negli Annales e nelle Historiae, offre un’analisi profonda del potere e delle sue derive, rendendo le sue opere ancora oggi oggetto di studio e riflessione.
Sebbene le sue origini siano incerte, una tradizione locale attribuisce a Terni la sua nascita. In onore di questa figura, la città ospita annualmente il Certamen Taciteum, una competizione nazionale di traduzione e commento di testi latini, giunta nel 2025 alla sua XXX edizione.
Quest’anno il concorso, la cui premiazione si è svolta il mese scorso, ha visto brillare il talento di Giulio Marozzi, studente del Liceo Classico “G.C. Tacito” di Terni, classificatosi secondo a livello nazionale tra oltre settanta partecipanti provenienti da tutta Italia. Un risultato che onora non solo lui, ma anche la scuola e l’intera città, testimoni della vitalità di una tradizione classica che continua a ispirare generazioni di studenti.
Il Certamen Taciteum, nato per valorizzare la lingua e la cultura latina, dimostra quanto il latino, pur lingua conclusa, sia tutt’altro che morto. Studiare il latino a scuola non significa soltanto esercitarsi nella grammatica o nella traduzione: significa aprire la mente, ragionare in modo più profondo e sistematico, comprendere meglio l’italiano e le sue radici storiche e culturali.
In un mondo che corre veloce, il latino resta un antidoto prezioso alla superficialità. E a Terni, grazie a Tacito e al suo Certamen, continua a vivere con voce chiara e autorevole.
Ilaria Alleva
Hai perso gli articoli precedenti di Ilaria Alleva?
Visita il nostro archivio per leggere tutti i contenuti già pubblicati.