La mia prima esperienza alla scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Negli anni ’60 del secolo scorso a Castiglioni di Arrone ho visto per la prima volta quella che sarebbe diventata la mia scuola elementare. Era stata costruita accanto alla strada bianca, sopra a dei magazzini addossati a un terreno scosceso, per cui con pochi gradini si riusciva ad arrivare al pianerottolo dove c’era un gabinetto alla turca e il portone di ingresso.
L’aula e la stufa: il cuore della scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Aprendo il portone appariva subito sulla sinistra una grande stufa a legna a più ripiani di color mattone che troneggiava nella grande aula piena di banchi. Sulla destra, oltre alla cattedra della maestra, si vedevano due grandi finestre dalle quali si scorgeva la strada bianca sottostante e la collina di fronte distante qualche centinaio di metri con le case arroccate intorno alla chiesa di S. Antonio.
Un giorno speciale alla scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Un giorno, attratti dal fragore, corremmo tutti alle finestre a vedere i soldati italiani che passavano con i carri armati ed altri mezzi militari. Fuori dalla finestra, quella più vicina alla cattedra, era infissa al muro una campanella collegata a un manico di legno e tramite una corta corda veniva azionata per chiamare gli alunni a lezione.
Ricordi d’infanzia legati alla scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Me l’avevano fatta suonare da bambino piccolo, prendendomi in braccio in modo che potessi arrivare a prendere la corda. Mi si impresse così bene nella memoria che ancora ne ho un ricordo vivido. L’occasione era stato il pranzo di matrimonio di mio zio Antonio con zia Giacoma, donna del posto, pranzo servito in questa grande stanza presa in affitto per l’occasione.
La maestra Maria e la sua dedizione alla scuola elementare di Castiglioni di Arrone
L’aula me la ricordo spaziosa anche perché io ero piccolo e la vedevo molto grande e così vedevo i grossi banchi muniti di calamai pieni di inchiostro. La maestra Maria abitava con la famiglia alla base della collina di fronte alla scuola, oltre un piccolo fosso, e tutte le mattine lo attraversava su un ponticello per venire ad insegnare. Era una maestra pluriclasse che si occupava dei bambini e delle bambine di prima e terza elementare.
Il percorso quotidiano verso la scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Andavamo tutti a scuola a piedi e l’ho raccontato con dovizia di particolari nell’articolo: Andavamo a scuola a piedi, pubblicato su La Pagina numero 138 dell’ottobre 2016. Basti solo pensare che facevo parte di un gruppetto di studenti che abitavano in una piccola frazione abbastanza distante dalla scuola e impiegavamo come minimo mezz’ora all’andata, tutta in discesa e circa il doppio al ritorno.
Il riscaldamento nella scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Il comune di Arrone riforniva la scuola di legna per la stufa, legna tagliata corta ma di grosso spessore ed era necessario trovarne di molto più piccole dimensioni per facilitare l’accensione. Tutte le case venivano riscaldate dai camini e dalle stufe e tutti erano alla ricerca di piccole fascine fatte di sterpaglie con foglie o di rametti di pino con le relative pigne, particolarmente adatte a prendere fuoco con celerità.
Il contributo della comunità alla scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Non ricordo bidelli o bidelle ma vicine della scuola o amiche della maestra o mamme di qualche bambina o bambino che si prestavano ad accendere la stufa portando da casa propria una manciata di sterpi adatti. A volte portavano solo uno scaldaletto con un po’ di brace dentro, la mettevano nella stufa insieme ai pezzi di legno più piccoli e poi soffiandoci sopra con forza e a lungo riuscivano ad accendere il fuoco risparmiando anche il fiammifero.
La raccolta di sterpi per la scuola elementare di Castiglioni di Arrone
In quel tempo il risparmio era dominante in tutte le azioni umane. Quando gli sterpi scarseggiavano ci pregavano di raccoglierne un po’ a testa, a noi che venivamo da lontano, attraversando campi e boschi che certo non mancavano di materiali atti ad accendere un fuocherello.
Le sfide quotidiane degli studenti della scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Il problema era dove metterli, visto che avevamo le mani occupate dalla cartella e anche dall’onnipresente ombrello poiché non c’erano le previsioni del tempo e bisognava averlo sempre al fianco come gli inglesi.
L’altra sede della scuola elementare di Castiglioni di Arrone
L’altra scuola per le classi seconda, quarta e quinta, con la maestra Rossana che veniva da Terni col tram fino alla Villetta di Montefranco e poi a piedi o con mezzi propri, fino a Castiglioni, si trovava agli inizi della frazione a non molta distanza dal grande fontanile che serviva tutta la comunità.
La vita quotidiana attorno alla scuola elementare di Castiglioni di Arrone
Non c’era ancora l’acqua nelle case e le donne la andavano a prendere lì con la conca di rame e c’era sempre gente ad abbeverare vacche e asine e altre donne a lavare panni di ogni tipo.
Il riscaldamento nell’altra sede della scuola elementare di Castiglioni di Arrone
L’aula di questa scuola era simile all’altra ma non c’era il riscaldamento. La maestra aveva una piccola stufetta elettrica e quando faceva molto freddo una vicina ci portava un braciere pieno di carboni ardenti. Poi su sollecitazione della maestra, che forse temeva ci facesse male, fu messa un’altra stufa elettrica più grande dove andavamo a scaldarci le mani per poter scrivere meglio.
Vittorio Grechi
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