La città per tutti

Accessibilità e rispetto per l’ambiente urbano

Una città per tutti: accessibilità e rispetto per l’ambiente urbano

Quando parliamo di sostenibilità urbana, è fondamentale includere non solo l’ambiente naturale, ma anche l’accessibilità della città. Una città inclusiva è una città che permette a tutti i cittadini di muoversi, vivere e usufruire dei servizi in piena libertà e sicurezza, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche.

Accessibilità urbana: una sfida quotidiana

Il concetto di “una città per tutti” trae ispirazione da Paulo Mendes da Rocha, architetto brasiliano che ha sempre evidenziato il legame tra sostenibilità sociale e spazi urbani accessibili. Una città vivibile è una città dove nessuno è escluso.

Spesso, però, la realtà è diversa: marciapiedi troppo stretti, dislivelli, ostacoli architettonici e comportamenti incivili rendono la vita difficile a chi si muove con difficoltà. Il tema delle barriere architettoniche è ancora troppo sottovalutato.

Mobilità e barriere: la testimonianza di Eliana

Penso a Eliana, una cara amica che usava un deambulatore. Le sue esperienze raccontate sui social erano un chiaro esempio di come la città, così com’è, può diventare un percorso a ostacoli. Marciapiedi inadeguati, aiuole rialzate, automobili parcheggiate male: tutto questo limita la libertà di chi ha bisogno di spazi sicuri per muoversi.

Parcheggio selvaggio e mancanza di rispetto

Un caso emblematico è Via Battisti a Terni, dove, a ogni ora del giorno e della notte, auto parcheggiate sui marciapiedi impediscono il passaggio, anche sulle rampe per disabili. Questo non solo viola il codice della strada, ma rappresenta una mancanza di rispetto civico.

Una mobilità veramente sostenibile

Non si tratta solo di rispetto delle regole, ma di progettazione urbana sostenibile. La mobilità sostenibile include anche chi cammina lentamente, chi usa ausili per deambulare o carrozzine elettriche. Piazza Dalmazia, ad esempio, è spesso inaccessibile per via del traffico disordinato e delle auto in doppia fila, ostacoli insormontabili per molti.

Segnaletica e percorsi tattili: piccoli passi verso l’inclusione

Un segnale positivo è la diffusione di percorsi tattili nelle stazioni ferroviarie, dedicati a non vedenti e ipovedenti. A Terni sono stati installati, anche se manca ancora l’avviso acustico che ne segnala la presenza. È fondamentale che questi spazi rimangano liberi da ostacoli.

Strisce pedonali visibili e rispettate

Un altro elemento chiave per l’accessibilità urbana è la cura delle strisce pedonali. A Narni Scalo sono state realizzate con catarifrangenti per garantire maggiore visibilità. Auspichiamo che anche Terni adotti queste soluzioni. Nel frattempo, è essenziale non fermarsi sopra le strisce, per permettere a chi ha difficoltà motorie di attraversare in sicurezza.

Conclusione: la città è di tutti

Una città inclusiva e accessibile è una città che rispetta ogni cittadino. Gli spazi pubblici devono essere progettati e vissuti pensando a tutti: bambini, anziani, persone con disabilità, cittadini in transito.

Accessibilità significa uguaglianza e rispetto. Significa progettare marciapiedi adeguati, eliminare le barriere architettoniche, parcheggiare in modo corretto, usare i trasporti pubblici, e soprattutto avere consapevolezza civica.

La città è di tutti, e tutti significa ciascuno di noi. Lasciamola come vorremmo trovarla, per una vita urbana più equa, sicura e sostenibile.

Articolo a cura di Carlo Santulli