
Intervista al direttore Roberto Antonello
Il futuro del Conservatorio di Terni “Giulio Briccialdi” passa dalla capacità di aprirsi: ai territori vicini, alla rete dei Conservatori italiani, alle collaborazioni internazionali. È una direzione di sviluppo ed espansione che il direttore Roberto Antonello –anche Presidente della Conferenza dei Direttori dei Conservatori di Musica – riconosce come decisiva per costruire un Conservatorio capace di dialogare con scenari sempre più ampi.
A dare sostanza a questa visione è stata, in ultimo per ordine temporale, la XIX edizione del Premio Nazionale delle Arti – Sottosezione Fisarmonica, ospitata dal 7 al 14 novembre. Una settimana intensa in cui Terni ha accolto studenti e docenti da tutta Italia per concerti, seminari e audizioni destinate anche alle scuole del territorio, oltre che a un pubblico eterogeneo.La commissione internazionale designata dal Ministero ha confermato il ruolo del “Briccialdi” nella rete nazionale dell’alta formazione, richiamando l’attenzione su un’Istituzione già selezionata nel 2023 per la sottosezione legni.
Ma l’apertura non riguarda solo i concorsi. Durante l’estate, l’iniziativa ECO-Light ha portato la musica del Conservatorio fuori dai luoghi consueti, intrecciandola con l’arte contemporanea. Il concerto multisensoriale dell’Ensemble di Ottoni, realizzato con l’Istituto Italiano Design, ha mostrato la capacità del “Briccialdi” di inserirsi in progetti culturali innovativi di promozione internazionale delle istituzioni della formazione superiore e di dialogare con realtà creative diverse.
Sempre sul fronte internazionale, a settembre il “Briccialdi” ha preso parte all’Expo di Osaka con l’opera “L’ebrezza del volo”, insieme a quindici Conservatori italiani e all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Due studentesse del “Briccialdi” hanno preso parte alla trasferta, così come un altro studente ha partecipato nel mese di ottobre all’analoga iniziativa con l’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani, sempre all’Expo di Osaka, dopo essere risultato tra i vincitori delle audizioni svoltesi lo scorso maggio.
Un altro tassello del lavoro in rete è il progetto “Performing Ravel”, sviluppato con i Conservatori di Siena e Perugia, con capofila l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. “Performing Ravel” ha preso il via lo scorso marzo con una rassegna cameristica ospitata anche al Teatro Secci nel mese di aprile, e comprende un convegno internazionale di recente realizzazione a Siena con la conseguente pubblicazione degli atti, un concorso di composizione in corso di svolgimento, l’esecuzione di brani sinfonici di Ravel a Perugia, mentre il “Briccialdi” curerà la realizzazione dell’impegnativa opera “L’Enfant et les sortilèges”, con protagonisti solisti delle classi di canto.
Tra i progetti in fase di realizzazione, sempre connesso con le azioni di internazionalizzazione, in aggiunta a ECO-Light e Performing Ravel”, spicca “Casta Diva – I colori della follia”, laboratorio creativo nato nell’ambito del PNRR e dedicato alle celebri “scene di pazzia” della tradizione lirica. Composizione, musica applicata e canto collaborano alla costruzione di un’opera pastiche agile e itinerante, pensata per valorizzare gli studenti e ripensare criticamente un repertorio storico.
Tra collaborazioni nazionali, scambi internazionali e nuove produzioni artistiche, il “Briccialdi” conferma così una vocazione che guarda oltre Terni, portando la propria identità musicale dentro una rete sempre più ampia e vitale.


















































