La Repubblica Romana e il sogno risorgimentale
Tra il 9 febbraio e il 4 luglio 1849, la città di Terni fu parte attiva della Repubblica Romana, nata dopo la fuga di Pio IX da Roma. Un’esperienza democratica e repubblicana, sostenuta da patrioti decisi a liberare l’Italia dai domini stranieri e teocratici.
Il Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini guidava questo giovane Stato, rapidamente aggredito da eserciti reazionari, come quelli dell’Impero Austriaco, del Regno delle Due Sicilie, di Spagna e della Repubblica Francese.
La marcia di Garibaldi verso la libertà
Dopo la caduta di Roma, l’8 luglio 1849, Giuseppe Garibaldi, con la moglie Anita e un gruppo di volontari, fece tappa a Terni nel tentativo di raggiungere Venezia, dove ancora resisteva la Repubblica di San Marco.
Lungo la strada, pastori e contadini offrirono cibo e ristoro ai garibaldini. Al loro arrivo a Terni, intorno alle 8 del mattino, furono accolti calorosamente dalla Guardia Civica e da un folto gruppo di cittadini.
L’accoglienza a Terni
Garibaldi trovò alloggio con Anita presso il convento di San Valentino. La fanteria si stabilì nei pressi del convento e del centro, la cavalleria presso Santa Maria delle Grazie, mentre genio e artiglieria occuparono Piazza della Repubblica (allora Piazza Maggiore), simbolicamente disposti intorno all’albero della libertà.
La popolazione ternana, guidata dal Gonfaloniere Avv. Silvestri, garantì supporto, vettovaglie e cure per malati e feriti.
Il pranzo con il popolo e l’addio
Prima di ripartire per Cesi, Garibaldi fu invitato a pranzo nella casa del Tenente Civico Lorenzo Casalgrande in via XI Febbraio. Mentre condivideva il pasto con Ciceruacchio, Ugo Bassi e il deputato Pietro Guerrini, una folla si radunò fuori.
Garibaldi si affacciò dalla finestra, visibilmente commosso, salutando i cittadini con il suo fazzoletto bianco. Una testimonianza del forte legame tra il generale e la popolazione, unita nel sogno di un’Italia libera e democratica.
Conclusione
Garibaldi a Terni è un episodio significativo del Risorgimento italiano: una pagina di storia locale che riflette lo spirito di un’intera epoca. L’affetto dei ternani per i garibaldini testimonia l’adesione sincera di una comunità ai valori di libertà, unità nazionale e solidarietà tra popolo e patrioti
Francesco Neri