Biancaneve e il ladro

Le origini oscure della fiaba più famosa e la sua evoluzione fino al 2025

La versione più conosciuta di Biancaneve e i sette nani è quella edulcorata dell’edizione inglese del 1857.
Nella società vittoriana, i bambini sarebbero stati troppo turbati dalla versione cruda che si raccontava nelle case bavaresi, e che i fratelli Grimm avevano raccolto già nel 1812.

La fiaba originale: tra paura e sangue

Nella prima versione, la protagonista è una bambina di 7 anni che la madre biologica vuole morta.
Non la matrigna: questo personaggio fu inserito solo dopo, per non incrinare la fiducia nella famiglia.
La madre, spaventata dall’invecchiamento e gelosa della bellezza della figlia, ordina a un cacciatore di ucciderla e portarle:

I suoi polmoni e il suo fegato, che mangerò con olio e sale

Un riferimento diretto a un rituale tribale arcaico.
Il cacciatore, però, le consegna le interiora di un cinghiale e libera Biancaneve, che trova rifugio nella casa dei sette nani.

Questo dettaglio è realistico: nella bassa Germania, i minatori impiegavano persone nane per lavorare nei cunicoli delle miniere, dove spesso vivevano in dormitori collettivi.

Simbolismi e significati nascosti

La madre, dopo aver mangiato le false interiora, non ringiovanisce, ma invecchia. Scoperto il nascondiglio della figlia, si traveste da contadina e cerca di ucciderla con una mela avvelenata o, in alcune versioni, con un pettine avvelenato.

  • La mela allude alla sessualità
  • Il pettine al gesto di diventare donna

Biancaneve cade così nella tentazione del mondo adulto, perdendo la sua purezza e morendo simbolicamente.
I nani la pongono in una bara di cristallo: il suo corpo, come quello di un santo, non si decompone.

L’invenzione del bacio e il ruolo di Disney

Un giorno, un principe trova la bara e vuole portarla con sé.
Durante il trasporto, i sette nani inciampano, facendo cadere il boccone avvelenato dalla bocca della ragazza. Biancaneve si risveglia e si innamora.

Non c’è nessun bacio magico: è stato Walt Disney, nel 1937, a inventare questo dettaglio per rendere la fiaba più romantica e adatta al clima ottimista dell’America del dopoguerra.

Al contrario, i bambini tedeschi dell’Ottocento dovevano essere messi in guardia contro il lato oscuro dell’animo umano.

Biancaneve oggi: la versione 2025

Nel 2025, la Disney propone una nuova versione:

  • Biancaneve ha tratti caraibici
  • I nani diventano creature fantastiche
  • Si evita di associare bellezza alla pelle bianca
  • Si escludono riferimenti a disabilità fisiche, per rispetto del politically correct

La trasformazione più significativa riguarda l’amore: Biancaneve non si innamora più di un principe azzurro, ma di un ladruncolo senza garanzie.

Si mette in discussione il sogno del matrimonio eterno e del “vissero felici e contenti

In un’epoca segnata da insicurezza economica e relazioni precarie, il finale si adatta al nuovo spirito del tempo.

E furono felici finché durò, poi misero gli avvocati

Francesco Patrizi