IL TALENTO NON HA GENERE, MA LE OPPORTUNITÀ,TROPPO SPESSO, SÌ…

I diritti europei tra ideali e realtà

L’Europa ama presentarsi come la culla dei diritti, il luogo in cui uguaglianza e inclusione sono principi fondanti. Già nell’ormai lontano 1957, con il Trattato di Roma, veniva sancito che uomini e donne che avessero svolto lo stesso lavoro, avrebbero avuto diritto a ricevere la stessa retribuzione.

Le normative esistono, ma la parità resta un miraggio

Da allora si sono susseguiti trattati, strategie e piani d’azione: dalla Direttiva sul bilanciamento vita-lavoro, al piano strategico per la parità di genere 2020-2025, fino a un corpus di politiche che dichiarano di voler abbattere barriere, chiudere divari salariali e aprire l’accesso a ruoli decisionali a tutti, indipendentemente dal sesso o dal genere.

Eppure, a distanza di quasi settant’anni, la piena parità rimane un miraggio e nessuno Stato membro dell’Unione ha ancora raggiunto una vera uguaglianza di genere.

Divari salariali e ostacoli invisibili

Le differenze salariali restano significative, le pensioni delle donne sono mediamente più basse (come conseguenza di compensi più bassi e minori contributi versati), la divisione dei carichi di cura familiare continua a pesare in maniera sproporzionata e le carriere femminili spesso si interrompono o rallentano di fronte a ostacoli a volte poco visibili ma concretamente presenti.

Il soffitto di cristallo e la “leaking pipeline”

È il cosiddetto “soffitto di cristallo”, quella barriera trasparente che impedisce alle donne di avanzare ai vertici delle organizzazioni dove operano. O, usando un termine anglosassone, la “leaking pipeline”, la “conduttura che perde”, che descrive come la presenza femminile si assottigli progressivamente man mano che si sale nelle varie gerarchie.

La scienza come terreno di cambiamento

Se il mercato del lavoro e la società sembrano muoversi con lentezza, un settore in particolare sta diventando terreno fertile per un cambio di prospettiva, quello della ricerca e dell’innovazione. Dove non si parla solo di bilanciare numericamente la presenza di uomini e donne nei gruppi di studio, ma di portare la dimensione di genere anche dentro i contenuti stessi dei progetti scientifici.

Prospettiva di genere nei progetti scientifici

In altre parole, significa chiedersi se una metodologia di ricerca tenga conto delle differenze tra uomini e donne, se i dati vengano raccolti e analizzati in modo disaggregato, se i risultati possano avere ricadute diverse a seconda del sesso o del genere.

L’obiettivo è una scienza non solo più giusta, ma anche più accurata, capace di generare innovazioni che rispondano davvero ai bisogni di tutta la società.

Gender Equality Plan e limiti attuali

Per rendere questo approccio realtà, l’Unione Europea ha introdotto uno strumento chiave: il gender equality plan, piani di uguaglianza di genere che università e centri di ricerca devono adottare per poter accedere ai finanziamenti europei. Eppure, anche in questo campo, i progressi non sono uniformi.

I dati del rapporto She Figures 2024

Il rapporto She Figures 2024 (scaricabile on line), che da oltre vent’anni fotografa la situazione in Europa, evidenzia come la presenza femminile nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) rimanga nettamente minoritaria e come l’integrazione della prospettiva di genere nei contenuti della ricerca sia ancora troppo spesso vista come un obbligo burocratico, più che come un valore aggiunto.

Dalla teoria alla pratica

Da un lato quindi ci sono ambizioni di decenni e dichiarazioni di principio, dall’altro la realtà di divari che resistono. La vera sfida non è più solo legiferare, ma far sì che strategie e piani entrino nel vivo delle pratiche quotidiane di lavoro, studio e ricerca.

Per una scienza migliore, più utile e più equa

La ricerca e l’innovazione potrebbero diventare il motore di un cambiamento più rapido ed efficace. Perché integrare il genere nella scienza significa produrre conoscenza migliore, più utile, più credibile, quindi, più europea.

Alessia Melasecche