TUMORI e SCREENING

Il tumore più frequente tra le donne è quello della mammella, rappresentando il 30% di tutte le neoplasie, seguito da quello del colon-retto (11,2%), polmone (7,3%), tiroide (5,4%) e dell’endometrio (4,6%). (Fonte: I numeri del cancro in Italia 2020)

La prevenzione dei tumori nella donna prevede l’esecuzione di 3 screening ed è una delle priorità del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.

Tumore della mammella
Ci sono diversi tipi di tumore al seno, che possono svilupparsi in diverse parti del seno. Una prima importante distinzione può essere fatta tra forme non invasive e forme invasive.
Le forme non invasive, dette anche carcinoma in situ, si sviluppano nei dotti e non si espandono al di fuori del seno. Difficilmente questa forma dà luogo a noduli palpabili al tatto, più spesso viene identificata attraverso la mammografia.
La più comune forma di carcinoma in situ è il carcinoma duttale in situ.
Il cancro al seno invasivo ha la capacità di espandersi al di fuori del seno.
La forma più comune è il carcinoma duttale infiltrante, che rappresenta circa i 3/4 di tutti i casi di cancro della mammella.
Il cancro al seno può diffondersi ad altri organi, in genere attraverso i linfonodi.
Raramente dà dolore. Spesso il primo sintomo riconoscibile è un nodulo o un’area ispessita nel seno. Per fortuna la maggior parte dei noduli, circa il 90% non sono forme tumorali.

Tumore del colon-retto
Il cancro del colon-retto rappresenta la seconda neoplasia nelle donne (11,2%) e la terza negli uomini (12%).
(Fonte: I numeri del cancro in Italia 2020)
Il tumore è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste l’ultima parte dell’intestino.
La neoplasia è spesso conseguente ad una evoluzione di lesioni benigne (polipi adenomatosi) della mucosa dell’intestino, che impiegano un periodo molto lungo (dai 7 ai 15 anni) per trasformarsi in forme maligne.
I sintomi iniziali sono rappresentati dalla presenza di sangue nelle feci e da una modificazione persistente delle evacuazioni intestinali.

Tumore della cervice uterina
Il tumore è causato da una infezione persistente da papillomavirus umano (HPV), trasmesso per via sessuale e molto frequente soprattutto nelle giovani.
La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente; quando l’infezione persiste nel tempo, si formano lesioni nel collo dell’utero, che possono evolvere in cancro. Il rischio di cancro dipende fortemente da alcuni tipi ben identificati di virus HPV, ma è favorito da: scarso accesso alla prevenzione, numero di partner, giovane età di inizio dell’attività sessuale, stati immunodepressivi, fumo di sigaretta e contraccezione ormonale.

In tutti i tre tumori l’arma più efficace è rappresentata dalla diagnosi precoce:
Fare controlli clinici periodici e strumentali nel caso della mammella aderendo a programmi di screening organizzato (ogni 2 anni) o spontaneo ogni 12/18 mesi secondo il livello di rischio, fare la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni 2 anni o la rettocolonscopia periodica nei soggetti a rischio, fare il PAP test o l’HPV DNA test ogni 3/5 anni secondo i fattori di rischio.

Dott.ssa Lorella Fioriti
Specialista in Radiodiagnostica, Ecografia,
Mammografia e Tomosintesi Mammaria

www.lorellafioriti.com

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