RETE SLOW FOOD UMBRIA

Si è svolta a Todi domenica 12 Novembre presso la Società degli Amici dell’orto la riunione annuale della rete di Slow Food Umbria.

Da sempre Slow Food è una organizzazione assai radicata sul territorio e composta di volontari che portano avanti ai vari livelli i le iniziative, i progetti ed in generale il messaggio del “Buono pulito e giusto”, del quale abbiamo avuto già modo di parlare negli articoli precedenti.

In pratica tutti questi enti costituiscono una rete di organismi indipendenti che collaborano ad un grande progetto comune. In testa c’è Slow Food Umbria, che li raccoglie tutti; poi ci sono le condotte (in questo momento in Umbria ne abbiamo otto, che sono delle vere e proprie associazioni di promozione sociale APS autonome e che coprono l’intero territorio regionale) tra le quali c’è Interamna Magna che si occupa della nostra città. Chi fosse interessato trova qui https://slowfoodumbria.it/le-condotte/ la lista di quelle attuali con i riferimenti.

Ogni condotta ha tra i suoi obiettivi quello di organizzare incontri, laboratori ed eventi anche conviviali che abbiano lo scopo di promuovere il paradigma di Slow Food.

Infine ci sono le comunità, organizzativamente molto meno complesse della condotta, ma che si occupano di promuovere la visione comune nel proprio contesto: esse nascono spesso intorno ad un singolo obiettivo specifico, che può essere una produzione, una ricetta, una tipologia di coltivazione e comunque qualcosa che può aggregare delle persone intorno ad un tema caro a Slow Food. In Umbria le più recenti sono quella dei produttori di Olio Rajo di Amelia e quella dell’Ape Lincea, ma ne esistono molte altre, come quella dei Pescatori del Trasimeno, o quella dei Forni collettivi di Collazzone, oppure quella dei raccoglitori di erbe spontanee dell’Umbria meridionale fino a quella delle Cuoche popolari dell’Umbria.

Come si vede argomenti completamente diversi ma che aggregano persone che hanno il comune obiettivo di sviluppare, difendere e tramandare le loro peculiarità e che ritengono non debba andare perso: e questo in tempi come i nostri di omologazione totale, spesso figlia di precisi interessi economici, assume un valore ancora più grande. Tutte le comunità dell’Umbria con i loro obiettivi ed i loro referenti sono a questo indirizzo https://slowfoodumbria.it/terra-madre-umbria/

La riunione di Todi che vedeva rappresentanti di queste realtà, è quindi stata molto utile sia per fare conoscenza con i nuovi arrivati sia per aumentare la socialità in tempi in cui i meeting on-line sono una utile ma asettica consuetudine. Gli obiettivi regionali ma anche nazionali ed internazionali sono stati illustrati da Monica Petronio presidente Slow food Umbria e nelle conclusioni di Federico Varazi, attuale vice presidente nazionale.

Il pomeriggio è stato organizzato in tavoli tematici che si sono occupati dei vari temi caldi del momento: dal turismo Slow Travel all’Alleanza dei Cuochi, dallo spazio per Fiduciari rappresentanti delle condotte a quello dedicato all’educazione e agli Orti in condotta: ciascuno di questi temi meriterebbe un approfondimento per il quale non abbiamo ovviamente spazio qui, ma che vanno a comporre il grande mosaico di Slow Food.

Essere associati a Slow Food significa insomma avere la possibilità di partecipare da protagonista alle molte iniziative, ma soprattutto sostenere questi gruppi e queste attività per promuovere e migliorare in buona sostanza la qualità della nostra vita.

Per qualsiasi informazione su Terni e per iscriversi il nostro sito è https://www.slowfoodinteramnamagnaterni.org

Alberto Ratini

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