IL TEATRO SALVA LA VITA

“Nel Teatro tutto è possibile, anche il reale” Stefano de Majo

Giampiero Raspetti era solito ripetere che la cultura opera cambiamenti radicali all’interno di una società, la stana dall’ombra del tunnel e la conduce sulla via della conoscenza. Ma cos’è in sostanza la cultura? Dal latino colere, ovvero coltivare; per i greci era la paideia, intesa come formazione dell’uomo, il suo migliorarsi e raffinarsi. Terni sta rinascendo culturalmente! Basti pensare ai tanti eventi organizzati in tutta la provincia, in location strepitose, all’aperto, in cui la musica, la danza ed il teatro hanno fatto da padroni. Ogni spettacolo genera meraviglia e stupore, coinvolge lo spettatore e lo proietta in un sempre nuovo rapporto io-mondo, in cui la passione diventa virale. Negli attori trapela la voglia di sperimentare, di inventare ed inventarsi, di generare emozioni ed è proprio l’emotività che consente loro di entrare in relazione con altri attori, ballerini, cantanti, con il pubblico. “Il Teatro salva la Vita” un’idea di Stefano de Majo, è nato da una collaborazione tra INAIL Italia, Tesef e Cesf Umbria, è stato rappresentato nel mese di giugno, all’interno della Biblioteca Comunale di Terni ed inserito nell’evento “Giovani in Cantiere” inerente ai temi del lavoro, organizzato dalla Provincia di Terni e il servizio Arpal Umbria. Una storia volta a sensibilizzare le persone all’osservanza delle regole sulla sicurezza, perché anche una piccola distrazione può costare la vita. Il Teatro è fonte di educazione, in cui confluiscono impegno, continuità, determinazione, metodo, studio, tanto studio. Il Teatro è da sempre una delle tante manifestazioni del pensiero, che per raggiungere una dimensione di universalità, deve essere oggettivato. Il mondo interiore dell’uomo trabocca di immagini e di simboli, produttori di cultura. E’ proprio questo mondo interno l’artefice del mondo culturale, costituito anche dalle narrazioni collettive, tramandate nel corso della storia e pervenute fino a noi. Nella realtà sociale, tutto può diventare motivo di crescita. “Edipo Re” di Sofocle, “Le memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar, “E io ci sto. Vita, misteri e nonsense di Rino Gaetano”, “Garibaldi, il sogno della libertà”, “The Rock Opera 1971”, un’idea di Paolo Scappiti coordinatore e regista, scritto e interpretato da Stefano, un mix di musica, teatro, danza per ripercorrere insieme il 1971, ovvero l’anno d’oro per l’uscita di molte canzoni intramontabili: Led Zeppelin, Genesis, Pink Floyd e tanti altri. “I Persiani” di Eschilo, con Stefano de Majo, Mariano, Rigillo, Anna Teresa Rossini e Silvia Siravo, regia di Patrik Rossi Gastaldi, è il più antico testo teatrale della storia, che sembra essere stato scritto oggi per noi. Questa è una dimostrazione di come il teatro diventi realtà e la realtà si mostri sul palcoscenico. Quelli sopraelencati sono stati alcuni degli intrattenimenti del ricco e suggestivo programma estivo, che hanno caratterizzato l’estate ternana, in location suggestive come il sito archeologico di Carsulae.

Samuela Dolci

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