HPV TEST – cos’è e quando eseguirlo

Provette test

L’infezione da papilloma virus umano (HPV) è la più diffusa tra le malattie sessualmente trasmissibili (MST). La maggior parte delle persone è portatrice del virus senza saperlo. Siamo a conoscenza di circa 100 tipi diversi di papilloma virus, di cui 13, definiti ad alto rischio, sono correlati in modo stretto con l’insorgenza del tumore del collo dell’utero. Altri tipi di HPV, quelli a basso rischio, sono i responsabili della comparsa delle verruche genitali.

Gli studi epidemiologici effettuati finora hanno dimostrato la fortissima associazione tra infezione da HPV ad alto rischio oncogeno (Human Papilloma Virus) e carcinoma della cervice uterina, dovuta alla persistenza del virus. Tale infezione è molto comune tra la popolazione femminile  ed è trasmissibile prevalentemente per via sessuale. La maggior parte dei pazienti affetti dal papilloma virus non presenta né sintomi né problemi di salute ad esso collegati: nel 90 per cento dei casi il sistema immunitario distrugge l’HPV naturalmente nel giro di due anni. Una parte della popolazione, tuttavia, non elimina il virus e l’infezione diventa persistente. La sua persistenza, associata ad altri fattori di rischio, favorisce lo sviluppo di lesioni precancerose che, qualora non trattate, possono, nel tempo, evolvere in carcinoma della cervice uterina.

L’esecuzione dell’HPV test consente di accertare l’eventuale presenza del virus a livello delle cellule della cervice. Tecnicamente, l’HPV test consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero, successivamente analizzate per verificare la presenza del DNA del Papillomavirus. Le modalità dell’esecuzione sono analoghe a quelle del Pap-test, dunque si tratta di un esame non doloroso che si può effettuare ambulatorialmente in pochi minuti nel corso di una visita ginecologica. L’American Cancer Society (ACS) e l’American College Obstetricians & Gynecologist hanno recentemente rivisto le linee guida per lo screening della patologia cervicale, includendo, per le donne di età superiore ai 30 anni, la combinazione HPV TEST più pap test come un’alternativa al solo pap test.

Come screening primario l’HPV viene eseguito nelle donne con età superiore a 35 anni e qualora negativo viene ripetuto dopo 5 anni. L’HPV test viene consigliato, inoltre, se il risultato del Pap-test è anomalo o per eseguire il follow-up di pazienti sottoposte a trattamento per lesioni precancerose della cervice uterina, associate a infezione da HPV.  È molto importante sottolineare che un test positivo all’HPV non necessariamente è sinonimo di tumore della cervice uterina. La positività al test consente, però, di individuare quali siano le donne a rischio di sviluppare eventuale displasia della cervice uterina che necessitano di maggiori controlli o che debbano eseguire test di II livello.

DR.SSA GIUSI PORCARO
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia

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