Fibromatosi Uterina: nuove strategie terapeutiche

tè verde

I fibromi dell’utero sono formazioni tumorali benigne molto frequenti  soprattutto dopo i 30 anni.

Sono neoformazioni costituite da tessuto muscolare e fibroso e sono caratterizzati da dimensioni variabili, da pochi centimetri fino alla grandezza dell’utero. L’evoluzione di questa lesione verso una condizione maligna è un evento piuttosto raro che si verifica all’incirca nello 0,2% dei casi.

Il fibroma uterino molto spesso non presenta sintomi iniziali e viene scoperto casualmente durante una normale visita ginecologica, tuttavia, potrebbe manifestarsi in maniera differente a seconda della localizzazione: mestruazioni molto abbondanti, anemia, sanguinamento nel periodo intermestruale, pressione pelvica, dolore o fastidio durante i rapporti sessuali.

A seconda dello strato uterino interessato e della direzione in cui si sviluppano, i fibromi si possono distinguere in fibromi sottosierosi, sessili o peduncolati (circa il 70% dei fibromi), fibromi intramurali o interstiziali, (circa il 20% dei fibromi) e fibromi sottomucosi  (circa il 10% dei fibromi).

Molto spesso non viene eseguita alcuna terapia e la paziente viene solo monitorizzata ecograficamente.

Il trattamento della fibromatosi uterina può prevedere l’uso di farmaci (progesterone, analoghi del GnRH), l’embolizzazione dell’arteria uterina, il trattamento mediante tecnica HIFU o l’intervento chirurgico.

Un aiuto terapeutico importante può venire anche dalle terapie naturali con integratori. A tal proposito vorrei soffermare l’attenzione sul nuovo integratore a disposizione per il trattamento della fibromatosi uterina: DELPHYS® (Vitamina D, Epigallocatechina Gallato, Vitamina B6). Studi scientifici recenti hanno dimostrato come alcune sostanze naturali come le epigallocatechine gallato contenute nel tè verde e la vitamina D possono aiutare a mantenere una struttura uterina fisiologica e a controllare la crescita dei fibromi.

L’epigallocatechina gallato è una importante componente polifenolica del tè verde. I polifenoli del tè verde possiedono delle proprietà biochimiche antimutageniche e antiproliferative e sono quindi dei potenti antiossidanti, in grado di neutralizzare i radicali liberi, impedendo così il danneggiamento cellulare. Gli studi circa la somministrazione orale di EGCG in donne con fibroma uterino sintomatico ha fornito dati molto interessanti: donne che ricevevano 360 mg di EGCG per 4 mesi hanno avuto una riduzione significativa del fibroma e un miglioramento della sintomatologia rispetto al controllo.

In un recente studio del 2019 è stato dimostrato che la Vitamina D è in grado di controllare la proliferazione delle cellule di leiomioma umane attraverso l’arresto del ciclo cellulare. La vitamina D, inoltre, riduce l’infiammazione e la fibrosi mediata dal recettore VDR.

Emerge, quindi, da questi studi clinici, come alcune sostanze naturali, quali l’epigallocatechina gallato e la vitamina D, insieme ad un corretto stile di vita, possano essere un valido aiuto nel mantenimento della fisiologia dell’apparato riproduttivo femminile.

DR.SSA GIUSI PORCARO
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
USL UMBRIA 2 – Consultorio Familiare di Orvieto
STUDIO MEDICO ANTEO – Via Radice 19 – Terni (0744 300789)
COMEDICA – Via Gabelletta, 147 – Terni (0744 241 390)

LaTuaGinecologa

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.