DONNE e SENO

seno e donna

Al ritorno dalle vacanze iniziano a riemergere i problemi sanitari! Quanto conosciamo il nostro seno? Lo osserviamo, lo palpiamo per ravvisare eventuali anomalie sospette?

Che rapporto hanno le donne con la figura del senologo, un medico spesso poco conosciuto e soprattutto poco frequentato? Oggi la sopravvivenza media, dopo 5 anni dalla diagnosi, è di circa l’87%. Un dato che può essere migliorato, investendo sulla diagnosi precoce, che comincia dall’autopalpazione e prosegue con i controlli annuali dal senologo.

Ebbene, i risultati di un sondaggio parlano chiaro: il 42% del campione ha dichiarato di autopalpare il seno solo “quando si ricorda”, mentre il 39% non lo fa proprio. La percentuale di donne, invece, che si attiene alle linee guida (una volta ogni 1 o 2 mesi) è solo del 15%.

Il motivo di tanta reticenza nel palparsi da sole? La paura di non essere capaci o di non farlo nel modo corretto.

Non esiste un manuale per la corretta tecnica di autopalpazione non esiste proprio l’autopalpazione! Credo che il modo migliore per ciascuna donna per controllare il proprio seno sia innanzitutto conoscerlo: lavarsi semplicemente sotto la doccia e accorgersi che c’è qualcosa di “strano” è la migliore forma di autopalpazione.

È necessario eliminare la paura di non eseguire l’autopalpazione per forza nei tempi e nei modi corretti, perché ne deriva solo il senso di colpa e l’ansia di non essersi accorte. La prima vera prevenzione è quella culturale di conoscenza del problema e di attenzione a sé e al proprio seno, e non di insegnamento di una corretta tecnica di autopalpazione. Proprio per questo è fondamentale la visita senologica.

Dott.ssa Lorella Fioriti
Specialista in Radiodiagnostica, Ecografia,
Mammografia e Tomosintesi Mammaria

www.lorellafioriti.com

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