BENTORNATA LA PAGINA

Il magazine La Pagina, come promesso, dopo l’interruzione estiva, è tornato per raccontare ogni mese la città e il territorio, per parlare di medicina e salute, di sport, di scienza. Come ormai è noto ai tenti lettori che da anni lo seguono, è un mensile di servizio del cittadino che ha l’intento di promuovere la cultura, di riscoprire l’identità cittadina, di valorizzarne le eccellenze e le peculiarità, di esplicitare il suo grande patrimonio storico culturale e, allo stesso tempo, presentare proposte, progetti, approfondire conoscenze, evidenziare problemi e cercare soluzioni.

È dunque una voce di riflessione sui fenomeni e sui grandi problemi che interessano non solo la cittadinanza, ma la società in generale, soprattutto in questo tempo in cui stiamo vivendo momenti veramente difficili e complicati. 

Siamo solo in parte usciti dalla pandemia del covid; c’è in corso alle porte di casa una guerra che fa paura e della quale non si vede la soluzione; il clima sta cambiando in maniera veloce e determinante portando con sé più eventi atmosferici eccezionali come le alte temperature e al contempo inondazioni, crolli dei ghiacciai, trombe d’aria. La povertà, l’inflazione, la crisi energetica stanno interessando una fascia sempre più ampia di popolazione. A questo si aggiunge un clima sociale avvelenato dai contrasti politici che, in vista delle prossime elezioni, hanno acceso gli animi a dismisura.

Io dalle pagine di questo magazine continuerò a dire che “Terni è bella”, suscitando spesso ironia, ma trovando, finalmente, sempre più adepti e amanti del territorio. 

Continuerò a ricordare la storia del territorio, la sua unicità e la sua intramontabile bellezza, perché ritengo che debba essere ricoperto e amato un po’ più; basterebbe guardarlo con altri occhi ed essere più disponibili a vedere le sue eccellenze e le sue potenzialità, così spesso dimenticate, trascurate e imbruttite dall’incuria che si è accumulata nel tempo. Occorre sentirsi un po’ più orgogliosi della propria appartenenza, delle proprie tradizioni, della propria storia.

Desidero dimenticare per sempre la trascuratezza e l’incuria, spesso condite dall’incompetenza, dal pressapochismo e dall’immobilismo, che da anni hanno intristito la città disperdendo un patrimonio culturale e umano.  

Di fronte ai grandi problemi del momento cui prima abbiamo accennato, sembra addirittura anacronistico e superficiale occuparsi di storia, di cultura, di bellezza, di arte. 

Noi de La Pagina però continueremo in questo viaggio perché siamo convinti che Terni deve cambiare, deve ritrovare la propria identità, deve costruire un proprio futuro, diventare di nuovo attrattiva. 

Per far questo deve ritrovare i suoi legami con il territorio che negli ultimi anni sembra solo aver occupato; deve ritrovare il suo amore per le sue tradizioni, per il suo paesaggio, per le sue acque e la sua corona di monti e di paesini, per la sua storia antica e moderna; deve riappropriarsi del suo immenso e antico patrimonio storico e culturale.

Da parte mia ho cercato di ovviare a quella visione ormai stantia della città operaia sforzandomi di valorizzare il grande patrimonio culturale di Terni, mettendone in evidenza le eccellenze storiche, artistiche, archeologiche, urbanistiche e tutti quei monumenti spesso sconosciuti anche a molti dei suoi stessi abitanti.

Per essere apprezzata e migliorata la città deve essere prima conosciuta.

Loretta Santini

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